SEO: quando non serve?

L’ottimizzazione per i motori di ricerca è una importante branca del web marketing che punta a rendere un sito web più rilevante sui motori di ricerca e più facilmente utilizzabile.

Tuttavia i profani attribuiscono a questa pratica risultati quasi miracolosi, come se l’ottimizzazione del codice di un sito web sia per sua natura in grado di fare vendere di più.

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Perché la SEO non sempre è necessaria?

Innanzitutto, tieni presente che la SEO non è una panacea per tutti i mali.

Le cause alla base di mancate vendite possono essere imputabili a diverse ragioni quali:

  • scarsa notorietà del brand
  • servizio clienti scadente
  • prezzi troppo alti per il target al quale sono rivolti
  • problemi nella spedizione prodotti

Aspettarsi che la SEO possa risolvere questi problemi di fondo è un tantino troppo irrealistico.

Invece, gli interventi di ottimizzazione SEO possono realmente apportare benefici quando le mancate vendite sono causate da:

  • problemi di navigazione nel sito
  • lunghi tempi di caricamento delle pagine
  • testi non ottimizzati per i motori di ricerca
  • scarsa autorevolezza in termini di link

Cosa serve oltre alla SEO per vendere?

La SEO da sola non è sempre la soluzione adatta a risolvere i problemi di un sito. Questo perché le vendite sono interessate da molti fenomeni quali la convenienza dei prodotti, la capacità di raggiungere un pubblico in linea, la fruibilità del sito web, la presenza di testi persuasivi.

Per questa ragione un bravo consulente SEO consiglia il committente sulle figure necessarie a risolvere le specifiche problematiche legate al brand. Può servire quindi ricorrere:

  • al copywriting SEO per realizzare testi rilevanti per i motori di ricerca
  • al professionista della link building per ottenere link in grado di aumentare la rilevanza per i motori di ricerca
  • al social media marketer per creare una reputazione positiva sui social per aumentare la visibilità dell’offerta tramite annunci pubblicitari a pagamento
  • a web designer per realizzare grafiche per post e sito accattivanti

Il consulente SEO quindi dovrebbe fare capire al cliente che la SEO può produrre vantaggi relativi a un certo ambito sicuramente a sostegno delle vendite, ma che i problemi devono essere risolti avvalendosi di specifiche competenze parallele.

Superare la competizione (non) con la SEO

Non tutti i settori permettono di guadagnare bene e in poco tempo. In molti ambiti – specialmente quello finanziario, medico, legato agli eventi – la competizione è alta e la SEO non è lo strumento più indicato per guadagnare. O per meglio dire: l’ottimizzazione SEO produce risultati apprezzabili nel medio-lungo periodo, ed è in grado di fare guadagnare per un tempo continuativo senza sostenere una spesa diretta.

Tuttavia i tempi sono direttamente proporzionali alla competizione del settore e alla difficoltà di posizionarsi per date chiavi di ricerca, quando bisogna raffrontarsi con concorrenti molto affermati come gli store online.

Per questa ragione in tali casi la SEO non è la soluzione indicata per guadagnare subito. Sicuramente l’ottimizzazione SEO permette di aumentare la rilevanza di base del portale e rimuovere problematiche che impediscono di vendere.
Ma, per raggiungere da subito dei risultati tali da sostenere la propria attività commerciale, occorre rivolgersi ad altri strumenti in grado di porsi subito visibili per i potenziali clienti.

Gli annunci Google ADS e Facebook Ads richiedono investimenti immediati e continuativi per potere entrare in funzione, ma consentono di raggiungere da subito un pubblico mirato e di comparire in serp tra i primi risultati, cosa che richiede mesi con la SEO.

Ovviamente si tratta di strumenti la cui profittabilità è intaccata dai costi degli annunci, influenzati dalla competitività delle chiavi, ma essi permettono di ottenere vendite fin dal breve periodo, con le quali si possono finanziare gli interventi di ottimizzazione SEO, più redditizi nel lungo periodo. 

I canali aggiuntivi alla SEO

In alcuni settori la SEO non è la via maestra da seguire, siccome i contatti profittevoli non giungono direttamente da motori di ricerca.

Vi sono dei brand che, per linea comunicativa, per genere di prodotti o servizi trattati, sono più idonei a raggiungere un pubblico su altri canali, in primis i social.

Linkedin può rivelarsi – con i propri messaggi pubblicitari personalizzati – uno strumento adatto a contattare direttamente figure di spicco nelle organizzazioni dei clienti-tipo, che eventualmente non si avvalgono dei motori di ricerca. Può trattarsi ad esempio di vendita di oro internazionale, servizi manageriali di alto livello, ambiti per i quali contano di più le referenze che le pagine web posizionate su Google.

Far nascere il bisogno nei consumatori (non con la SEO)

In altri casi la SEO non aiuta perché gli utenti non cercano informazioni sui motori di ricerca. Pensiamo a quei prodotti innovativi come dispositivi medici che svolgono azioni che nessun altro in commercio prima di loro compie. In quei casi la domanda di informazioni deve essere stimolata portandoli a conoscenza del pubblico con annunci, e poi servirsi della SEO per rendere il sito consono alle esigenze dei navigatori.